ExFAT: il nuovo FileSystem di Windows Vista SP1

Con l’introduzione del nuovo SP1 è arrivata anche una nuova caratteristica che si può vedere solo con hard disk rimovibili o memory card: è il nuovo filesystem ExFAT (Extended File Allocation Table o anche FAT64) che la Microsoft aveva già introdotto nel 2006 nel suo Windows CE 6.0, e che ora troviamo sia in Windows Vista SP1 che in Windows Server 2008.  Come accennato prima, solo i supporti rimovibili posson esser formattati con tale filesystem, infatti durante l’installazione di Windows Vista non c’è tale opzione da scegliere e anche se provate a utilizzare l’utility “Formatta” su un disco rigido non rimovibile non troverete tale possibilità. Se invece provate da Esplora Risorse, o Gestione Computer o come volete chiamarlo, a cliccare col destro su un supporto rimovibile (sia memory card che hard disk) e scegliete “Formatta”, potrete provare questo nuovo filesystem:

Click destro su un supporto rimovibile

Click destro su un supporto rimovibile

Opzioni FileSystem da selezionare

Opzioni FileSystem

Essendo stato introdotto per primo con Windows CE 6.0 ci dà idea dello scopo per cui è stato realizzato: aiutare e migliorare le prestazioni dei dispositivi portatili come PDA, fotocamere digitale, hard disk portatili che ormai son diventati molto capienti e devono gestire e supportare anche files di grosse dimensioni. Ecco quindi cosa ci porta di nuovo questo ExFAT rispetto al vecchio FAT32:

  • il limite teorico delle dimensioni dei file passa da 232 a 264 bytes (da 4 GB a 16 Exabytes che corrisponde a ben un miliardo di gigabytes!!!)
  • la dimensione dei cluster passa a un valore teorico di 2255 bytes, ma le implementazioni non supereranno i 32 MB
  • permette di memorizzare più di 1000 file per cartella
  • il supporto di liste di controllo degli accessi, tuttavia non disponibile su Windows Vista
  • ha prestazioni migliori, in particolare nell’allocazione di spazio libero
  • il supporto per il Transaction-safe FAT (disponibile opzionalmente in Windows Embedded CE 6.0)

Ma ci sono anche alcuni aspetti negativi:

  • l’impossibilità di essere utilizzato per la funzionalità ReadyBoost di Windows Vista
  • l’impossibilità di essere riconosciuto da versioni di Windows precedenti a Windows Vista SP1 (anche se è aggirabile tramite un trucchetto… grazie al quale si può installare il driver necessario per leggere l’ExFAT anche con Windows XP)
  • lo stato di licenza poco chiaro, in quanto Microsoft ha brevettato alcune porzioni delle versioni precedenti del FAT
  • la mancanza di un’implementazione open source

Dunque, le novità son tante, ma è particolarmente una quella più importante: non solo lo spazio utilizzato dai files è mappato, ma anche lo spazio libero. Cosa significa? Significa che quando viene scritto un file, verrà utilizzato lo spazio libero più adatto a contenere tale file per intero senza quindi doverlo spezzare e frammentare. Questa caratteristica l’abbiamo già vista in altri filesystem come il RaiserFS, l’Ext3 e altri che però solo Linux utilizza. Peccato che ancora non possa esser utilizzato per le installazioni di Windows stesso! Infatti uno dei più grandi problemi e difetti dell’attuale FAT32 e NTFS è la frammentazione: bastano poche sessioni di windows per avere un hard disk pieno di file frammentati, aumentando così il tempo di lettura di tali files e ovviamente anche di scrittura! Nei dispositivi portatili come appunto PDA o fotocamere, l’aumento di scrittura e lettura è di sicuro un grande vantaggio!

Una fotocamera digitale inoltre può beneficiare anche di un’altra caratteristica: quella di poter scrivere più di 1000 files in una cartella. Oggi infatti le fotocamere ogni 1000 files devono creare una nuova cartella per continuar a salvare le foto. Ora con questo ExFAT può esser tutto lasciato in una sola cartella.

C’è un piccolo problema: sembra che non basti un semplice aggiornamento del firmware della nostra fotocamera digitale per supportare questo filesystem. Probabilmente per la necessità di un processore in grado di gestire efficientemente la scrittura tenendo conto dello spazio libero, cosa che un computer desktop o un pda possono fare, ma che una fotocamera digitale il cui processore è dedicato quasi esclusivamente alla gestione delle foto non può fare. Quindi bisognerà aspettare nuove fotocamere con chip dedicati o implementazioni nel chip grafico stesso.

Ma ecco che da qui sorge un nuovo dubbio: l’utilizzo di tale filesystem costringerà le persone ad utilizzare Windows Vista SP1 o superiore per leggere ad esempio le proprie foto! La speranza è quella che l’ExFAT diventi di pubblico dominio, altrimenti utenti con Mac o Linux rimarranno esclusi… e pure con Windows XP (anche se prima ho accennato a una possibilità di aggirare l’ostacolo, si tratta comunque di un “hack” non alla portata di tutti). Sappiamo già che l’NTFS ora può esser letto e scritto da Linux grazie a un grosso lavoro di revers engineering, ma comunque la velocità di lettura e srittura è inferiore a quella che Windows riesce ad avere grazie al supporto nativo di NTFS. Quindi se anche l’ExFAT sarà un filesystem esclusivo di Windows, dobbiam aspettarci nuovi e lunghi problemi di incompatibilità a cui purtroppo la Microsoft ci ha sempre abituato.

Speriamo non sia così, per ora chi vuole ed ha Windows Vista SP1 può provare ExFAT sulle proprie pendrive ed avere e notare benefici fin da subito a scapito ovviamente di una compatibilità ridotta.

Per chi desidera provare a istallare i driver di Vista per ExFAT su Windows XP o Windows 2003, provi a leggere questa pagina: leggere-exfat-windows-xp-2003.html

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