Referendum 12-13 Giugno 2011

[kelion]

La Corte Costisuzionale ha coerentemente deciso di ritenere trasferite le domande sull'abrogazione delle norme sul nucleare al nuovo testo del decreto preparato dal governo per fregare i cittadini. Viva la Corte Costituzionale!
Tale interpretazione ha però fatto sorgere un dilemma di non poco conto. Cambiando la formulazione della domanda sulla scheda grigia del referendum contro il nucleare su cui saremo chiamati a votare che ne sarÃ* del voto degli italiani all'estero? Essi hanno giÃ* votato e spedito per posta il loro voto col vecchio quesito e non c'è il tempo materiale per organizzare un altro voto con le nuove schede prima del 12 e 13 giugno. L'IDV ha presentato un ricorso alla Corte di Cassazione per escludere il voto degli italiani all'estero dal computo dei voti e del quorum. Ritengo che sarÃ* difficile che venga accolto poiché l'orientamento dei giudici sembrerebbe essere quello di ritenere valido il voto anche se espresso sul vecchio quesito referendario poiché il nuovo è in conseguenza ed in continuitÃ* logica con esso.
La partita non è di poco conto perchè l'esclusione dei 3 milioni di voti degli italiani all'estero abbasserebbe il quorum necessario del 7%.

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Sulla questione della "privatizzazione dell'acqua", ossia sulla privatizzazione degli enti pubblici di rilevanza economica (quindi anche immondizia, trasporto pubblico etc etc) mi sorge un altro dubbio. La legge attuale che si vuole abrogare dice che la durata del contratto di queste compagnie private che prendono in mano la gestione sarÃ* pari alla durata del piano di ammortamento degli investimenti fatti (piano che deve essere stabilito subito al momento della presa in carico del servizio). Il che significa che non appena sono stati recuperati i soldi investiti, il contratto automaticamente si chiude e si riparte con una nuova gara d'appalto. Questo di fatto toglierebbe ogni possibilitÃ* di speculazione o di arricchimento. Ma allora, cosa ci guadagna un privato o comunque una societÃ* non statale?
Quella che si vuole abrogare, lo ripeto, è una legge davvero troppo complessa, non ha senso votare qualcosa che difficilmente si riesce a capire e, parlo per me, ancora non ho compreso appieno. Ancora adesso non riesco a dire di essere a favore o contrario. Non posso di sicuro fidarmi di chi ha proposto e propagandato questo quesito perché l'ha fatto in maniera semplicistica e quindi in realtÃ* ci ha preso solo per i fondelli (non si può dire che è un referendum solo sulla privatizzazione dell'acqua quando non è affatto solo di questo che si parla...).
Per questo non posso votare ne si ne no, ma se non arrivo a una conclusione mia, ripeto, mia e non dettatami dagli altri, allora per me non ha senso proprio votare e quindi non ritirerò neppure questa scheda.
Mentre sugli altri tre referendum per fortuna sono sicuro e voterò sì: legittimo impedimento, nucleare, prezzo dell'acqua.

[kelion]

I due quesiti sulle societÃ* di gestione dei servizi pubblici tra cui la distribuzione dell'acqua sono strettamente legati. Nessun privato accetterebbe di investire capitali propri senza un'adeguata remunerazione del capitale investito che attualmente è ancora del 7% grazie ad un decreto ministeriale firmato dall'allora ministro Antonio Di Pietro.
Il problema è dell'obbligatorietÃ* della dismissione del servizio anche per le realtÃ* pubbliche che funzionano entro il 31 12 2011. In pratica verranno messi sul mercato tutti i servizi di gestione dei servizi pubblici per essere privatizzati entro la fine di quest'anno. Ciò che viene contestato è l'obbligatorietÃ* di tale evento che vale anche per le aziende a partecipazione pubblica che funzionano. Immaginate cosa succederÃ* quando tutti i servizi verranno offerti a gara di aggiudicazione tutti assieme. I privati acquisteranno la gestione dei servizi al prezzo che vogliono loro non al vero valore di mercato. Un'operazione in perdita per le casse dello Stato tanto per cambiare.

[kelion]

E vaiiiii! Missione compiuta! Il sistema di democrazia diretta ha funzionato! Bravi italiani!
Referendum n°1 Abrogazione dell'affidamento dei servizi pubblici in appalto a privati Quorum Raggiunto! Nome abrogate!
Referendum n° 2 Abrogazione della remunerazione del capitale investito per le aziende gestrici di servizi pubblici. Quorum Raggiunto! Norme abrogate.
Referendum n° 3 Abrogazione delle norme che prevedono la possibilitÃ* di installazione di centrali nucleari. Quorum Raggiunto! Norme abrogate.
Referendum n° 4 Abrogazione delle norme che prevedono che il presoidente del consiglio ed i ministri possano invocare il legittimo impedimento per non presentarsi davanti al giudice che li sta giudicando ottenendo il relativo rinvio dell'udienza fino a 6 mesi. Quorum Raggiunto! Norme abrogate.

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Davvero incredibile, non me l'aspettavo sinceramente che si raggiungesse un risultato simile.